Anche questo complesso anno, volge al termine, e con esso altrettanto fanno le nostre guide, per questa ragione abbiamo deciso di dedicare l’ultimo articolo del 2020 al futuro del marketing (con un focus particolare sull’ambito digital).

Il 2020 rimarrà nella storia per motivi molto gravi, la pandemia causata dal COVID-19 (Coronavirus) ha generato una pesante crisi sanitaria, sociale ed economica che inevitabilmente avrà ripercussioni anche nei prossimi anni.

Ma siamo così sicuri che non abbia portato anche elementi positivi (non ci riferiamo assolutamente all’ambito sanitario e siamo vicini a chi a sofferto)? Cerchiamo di capirlo insieme!

 

L’inizio di un processo di digitalizzazione

Secondo Desi (Digital Economy and Society Index) l’Italia nel 2020 si è posizionata al quartultimo posto tra i Paesi appartenenti all’Unione Europea per il livello di digitalizzazione (davanti solo a Romania, Grecia e Bulgaria).

Quest’anno però, complice la pandemia, la rotta sembra che abbia iniziato ad invertirsi e gradualmente la digitalizzazione ha iniziato ad avanzare in molti settori: lo “smart working” (e il lavoro da remoto, concetti spesso messi sullo stesso piano, ma differenti) ha iniziato ad entrare nelle case degli italiani, le persone sono inevitabilmente uscire meno dalla propria abitazione e di conseguenza abbiamo assistito ad uno sviluppo del marketing digitale.

Si può quindi dire che abbia avuto inizio un processo di digitalizzazione molto più ad ampio raggio che coinvolge diversi ambiti: il lavoro e il marketing in primis, ma anche le abitudini, leggere un libro o una rivista online, fare allenamenti in videoconferenza, incontrarsi virtualmente per giocare sul web sono oramai diventate routine fisse per molte persone.

 

I canali digitali per fare pubblicità

Di pari passo con gli eventi che abbiamo appena ripercorso è aumentato il numero di aziende che hanno iniziato ad utilizzare i social network per fare pubblicità: Facebook in primis ha registrato un aumento di iscrizioni (invertendo il trend degli ultimi anni) e di conseguenza anche le inserzioni sono cresciute.

I vantaggi di fare pubblicità sui media 2.0 sono molteplici:

  • è più economico rispetto ai canali tradizionali;
  • è possibile targetizzare il pubblico;
  • è possibile analizzare i risultati.

Oltre al citato Facebook (ricordiamo che dalla sua piattaforma pubblicitaria è possibile gestire anche le inserzioni di Instagram) sono numerosi i portali che permettono di fare advertising online: Twitter, Tik Tok, Google e recentemente anche Sky (mette a disposizione un network di oltre 200 siti e app in cui pubblicare banner, ma anche i canali TV di Cielo e TV8) permettono di dare visibilità alle PMI con un investimento limitato (per dare un’idea è possibile attivare campagne con budget anche solo di 5€ al giorno).

 

I rischi

Per correttezza, oltre ai benefici che si possono riscontrare a “proiettarsi nel futuro”, è bene anche elencare i rischi che si possono correre.

Il più grosso è quello di realizzare campagne inefficaci, il marketing del futuro come attira il tuo business attira anche quelli dei tuoi competitor, per cui rischia di nascere una concorrenza spietata e non portare a risultati positivi.

Per evitare di correre questi rischi è fortemente consigliato affidarsi a professionisti del settore che operino quotidianamente nel mondo digital e soprattutto non fermarsi alle tecnologie che già si conoscono, ma arrivare per primi su quelle ancora sconosciute.

 

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