In questo lungo, e complesso, anno sono cambiati tanti aspetti nella quotidianità delle persone, sia nella vita privata che in quella lavorativa: le abitudini non sono più le stesse… ma, seppur possa sembrare difficile da credere, alcune variazioni sono avvenute in positivo!

Tra gli aspetti positivi indubbiamente noi di MT Group inseriamo lo “smart working”, questa (nuova) modalità lavorativa che un anno fa ha fatto irruzione nella vita di milioni di italiani e li ha costretti a vivere una situazione mai provata in precedenza.

Dopo qualche mese di naturale e necessario assestamento possiamo però dire che siano maggiori i vantaggi rispetto agli svantaggi.

 

Di che cosa si tratta

Come abbiamo in questi mesi più volte accennato (trovi qui la nostra guida allo smart working che abbiamo pubblicato lo scorso anno) lo svolgimento dell’attività lavorativa in modalità smart working presuppone prima di tutto un cambio di mentalità rispetto alla tradizionale metodologia lavorativa.

Non si tratta infatti di un semplice “lavorare da casa” che prevede un’impostazione della giornata di lavoro basata sulle canoniche 8 ore operative, ma è un concetto molto più ampio: si lavora “per obiettivi” senza limiti spaziali, temporali e di strumenti.

Tra le caratteristiche principali dello smart working dunque troviamo:

  • un orario lavorativo flessibile;
  • possibilità di svolgerlo da qualsiasi sede (non esclusivamente da casa dunque);
  • impostazione del lavoro “per obiettivi”.

 

I vantaggi

Si può quindi dire che ad essere differente non è solo la sede da cui si svolge, ma è l’impostazione del lavoro ad essere realmente una novità per chi si cimenta nello smart working.

Inutile sottolineare come le opinioni a riguardo di questa modalità lavorativa si siano ben presto divise: chi non è stato fin dal principio convinto della validità dello smart working (ed è rimasto fermo su questa valutazione) e chi invece ha percepito i reali vantaggi (e ha quindi capitalizzato una situazione negativa cogliendone le potenzialità positive).

Dal nostro punto di vista, seppur riconosciamo che si potrebbero incontrare difficoltà (soprattutto all’inizio), sono superiori i vantaggi rispetto agli svantaggi, ne elenchiamo i principali di seguito.

  • Lavorare dalla propria sede rappresenta un risparmio di tempo e di soldi: non è infatti necessario prendere mezzi di trasporto (propri o pubblici) per recarsi sul posto di lavoro e di conseguenza ne guadagna anche la sicurezza.
  • È azzerata la distanza: ad esempio è possibile organizzare meeting con clienti e collaboratori in qualunque parte del mondo essi si trovino.
  • È sufficiente avere un computer: grazie agli strumenti che si sono sviluppati in questi mesi (molti già esistevano prima, ma hanno messo a disposizione funzioni sempre più avanzate) è possibile organizzare e svolgere il lavoro con un semplice computer e una connessione a internet.
  • È più stimolante: ovviamente serve la giusta mentalità, ma organizzare la giornata lavorativa per obiettivi e non sulle “8 ore standard” porta a risultati migliori.

 

La situazione odierna

È necessario sottolineare come a distanza di un anno si abbia assistito ad una vera e propria evoluzione dello smart working e alcune aziende hanno scelto di continuare ad adottare questa modalità lavorativa indipendentemente dalla pandemia (sebbene ancora oggi la situazione sanitaria lo continui a consigliare non è più obbligatorio).

Le difficoltà iniziali di trovarsi di fronte ad una nuova situazione sono state per la maggior parte superate: emblema ne è la naturalezza con la quale si programma o si partecipa ad una “conference call”, operazione che un anno fa sembrava difficile da affrontare, infatti il problema della mancanza del “faccia a faccia” è stato uno degli scogli più grandi da superare, ma oggi è una pratica entrata a far parte del quotidiano.

 

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